PLANETA E ODDO VINS & DOMAINS. Sicilia e Francia insieme per un ambizioso progetto: NASCE IN SICILIA “SERRA FERDINANDEA”

27-01-2021

Il racconto della Nuova Isola.

Serra Ferdinandea è una storia che già sul nascere è straordinaria e peculiare.

Una nuova azienda vinicola, ma soprattutto la storia di due famiglie, Oddo e Planeta, dalle vocazioni complementari, che si incontrano e danno vita ad un progetto senza precedenti; e di un luogo unico, che ha in sé l’energia dei sogni a occhi aperti.

Oddo, dalla Francia, che nel vino ha dato vita ad un progetto internazionale di altissimo profilo: fondare, da soli o insieme ad importanti partner locali, delle nuove aziende vinicole votate all’eccellenza. Avviato da Lorraine Oddo – con la preziosa collaborazione di un grande professionista come Bertrand Otto che ha pilotato per 25 anni le attività viticole di Edmond de Rothschild – questo progetto ha avuto una rapida partenza: le aziende sono già cinque e altre stanno per vedere la luce.
In Francia Domaine du Vallon des Glauges e poi ancora Tible, in Côtes de Provence; infine un ambizioso progetto in Sancerre con un partner d’eccezione come Pascal Jolivet.
In Sudafrica, Taaibosch e Pink Valley.
In Sicilia, Serra Ferdinandea, insieme a Planeta.
Due continenti, tre diverse nazioni, ma una comune tensione verso la vocazione dei territori e la ricerca della qualità.

Planeta, dalla Sicilia, che al solido radicamento sul proprio territorio e alla instancabile ricerca all’interno di esso ha sempre dedicato tutte le sue energie, presente sull’Isola in cinque diversi areali: Menfi, Vittoria, Noto, l’Etna, Capo Milazzo.
Elettrizzati da questa nuova sfida: essere portavoce della Sicilia che torna ad attirare imprenditori e progetti di respiro internazionale.

Queste due famiglie hanno condiviso un obbiettivo comune, tanto semplice quanto ambizioso: una partnership paritetica per dare vita – in Sicilia – a un’azienda vinicola d’eccellenza, e farla competere nell’arena dei grandi vini del vecchio e del nuovo mondo, condividendo esperienze agricole, enologiche e distributive.
Un progetto che è territoriale e transnazionale al tempo stesso, che trae il meglio da entrambi gli approcci, superandone le criticità ed esaltando le sinergie.

A capo del progetto siciliano saranno Lorraine Oddo da un lato, e dall’altro Alessio Planeta, che apporterà i suoi trent’anni di assiduo lavoro sul territorio. Il tutto avvalendosi della consulenza e della grandissima esperienza di Florent Dumeau, enologo bordolese che segue da anni sia Planeta che tutte le aziende del gruppo francese.

La distribuzione – e questa è una novità assoluta per un’azienda siciliana – avverrà attraverso un negociant di Bordeaux, DIVA: un network di grande respiro e prestigio.

Francia e Sicilia saranno unite anche dalle scelte varietali, che coerentemente ricadranno su varietà autoctone siciliane, Nero d’Avola e Grillo, e francesi, Syrah e Sauvignon blanc.

Nascerà una cantina dedicata, e le prime bottiglie vedranno la luce nel marzo del 2021, da uve della vendemmia 2019.

Proviamo a raccontare in estrema sintesi come e dove è nata Serra Ferdinandea.

La famiglia Oddo era alla ricerca di un primo “tassello italiano” da aggiungere al mosaico del proprio portafoglio di aziende vinicole d’eccellenza; la famiglia Planeta da tempo era desiderosa di misurarsi in un progetto che mettesse in relazione con le più importanti realtà del mondo la vitivinicoltura siciliana, consci che quest’ultima sia in grado di competere da protagonista con tutte le altre grandi regioni del vino.
Gli Oddo hanno deciso, tra le varie regioni viticole d’Italia, di scegliere proprio la Sicilia, con i Planeta come partner; i Planeta hanno scelto di legarsi a un’azienda francese di respiro internazionale, con il fermo proposito di portare la Sicilia del vino ancor di più all’attenzione del mondo.

L’incontro è stato immediatamente costruttivo. Dopo una ricognizione tanto accurata quanto rapida – decisiva è stata la profonda conoscenza del territorio siciliano maturata da Planeta – la scelta è caduta su un appezzamento di terra da vino di rara bellezza, a 450 m s.l.m. nel territorio tra Sciacca e Sambuca di Sicilia, a poca distanza dal mare del Canale di Sicilia e dal Monte Kronio (Sciacca) – dove è stato fatto quello che probabilmente è il più antico ritrovamento di vino di tutto l’occidente, datato 6.000 anni – e dal palmento rupestre fenicio detto “della Risinata” (Sambuca di Sicilia). Un luogo dove la vite ha radici che sono tra le più antiche di tutto il Mediterraneo, se non le più antiche in assoluto, come testimoniano questi ritrovamenti archeologici.
Lì sono stati già piantati i primi dieci ettari che costituiscono il nucleo fondativo della nuova azienda; nei prossimi due anni si arriverà a 40 ettari.
Un’area dove il paesaggio collinare muta e diventa quasi montano, in un alternarsi di radure e creste rocciose, di quelle che in dialetto locale vengono chiamate “serre”. Volgendosi verso il mezzogiorno, nella stessa direzione di Pantelleria, si intravede il lembo di mare dove si trova la leggendaria Isola Ferdinandea: da qui il nome dell’azienda – Serra Ferdinandea – che riassume sia le caratteristiche più strettamente fisiche del luogo che le aspirazioni più intime e quasi metafisiche di questa sfida imprenditoriale. Il terreno sotto i piedi e l’orizzonte davanti agli occhi.

L’Isola contesa tra diverse nazioni ma che mai appartenne ad alcuna, “Insula in mari nata”, venuta alla luce da una catena di vulcani sottomarini che si allungano sul Canale di Sicilia, che ha ispirato – tra gli altri – Verne, Pirandello e Camilleri.
Un’utopia che talvolta – per il capriccio della Natura o per la volontà dell’Uomo – può contraddire il proprio nome e avere luogo.
Terra e Mare, “Serra” e Isola si sono uniti, così come Sicilia e Francia.
Ed è nata Serra Ferdinandea: il racconto della Nuova Isola.

Numeri chiave:
100 ettari di estensione totale
40 ettari di vigneti (10 già piantati; 30 nei prossimi due anni)
60 ettari boschi e macchia mediterranea
Produzione a regime: 200.000 bottiglie
Varietà: Grillo e Sauvignon Blanc; Syrah e Nero d’Avola
Uscita sul mercato: marzo 2021 con il bianco; rosè e rosso en primeur
Viticoltura: sostenibile
Investimento: € 3 mln circa